Carissimi bambini, ragazzi, genitori e insegnanti del “Santa Teresa”,

in questo nuovo anno, che si apre dopo un tempo sospeso e sicuramente inedito per ognuno di noi, mi sembra importante iniziare con un’ottica di speranza, che non è né essere ottimisti o pessimisti, semplicemente credere che Dio è presente nei nostri giorni, in ogni giorno e, anche nella situazione più complessa, ci è vicino, ci indica vie d’uscita, ma ci chiede di sognare con Lui un mondo diverso, capace di solidarietà e condivisione, proprio come ha fatto Giovanni Bosco. Nel sogno dei nove anni, c’è la chiamata a inserirsi nel mondo e nel presente difficile di tanti ragazzi e di portarli verso la felicità nel tempo e nell’eternità, sotto la guida di Gesù e Maria.

Lo slogan che ci accompagnerà è “Nel cuore del mondo”, #livethedream: vogliamo essere presenti in questo nostro tempo con il cuore di don Bosco e M. Mazzarello in ottica di speranza e gioia.
Penso però che una storia ci possa aiutare a capire meglio come sognare insieme un mondo diverso, capace di sperare e condividere:

Durante una forte nevicata, un viandante arrivò a un piccolo villaggio. Stavano tutti tappati in casa, per passare quel difficile inverno. Tutti i raccolti erano andati perduti e il bestiame era morto per una malattia. La fame stava per uccidere tutti. Nessuno sarebbe sopravvissuto a quell’inverno.
Il viandante bussò a una porta per chiedere ospitalità e passare la notte. Lo fecero entrare e gli offrirono un posto per dormire. Il mattino seguente, prima di riprendere il cammino, il viandante volle ringraziare. Cercò nel suo zainetto, ne estrasse una borsetta di tela e la consegnò a loro dicendo: “Qui dentro c’è un seme. Cresce solo d’inverno e porta molti frutti. Se dividerete questi frutti con tutti gli abitanti del villaggio, non patirete mai più la fame. Se non farete così, i frutti diventeranno acidi e morirete di fame”.

Il viandante partì. Aprirono la borsetta e vi trovarono un seme piccolissimo. Sorrisero al vederlo e, pensando che quell’uomo fosse pazzo, lo gettarono nella spazzatura. Ma la figlia più piccola della famiglia lo raccolse, uscì di casa, fece un buco nella neve e lo piantò.
Durante la notte, da quel seme spuntò una pianta che cominciò a crescere, a crescere. Diventò un albero grandissimo, più alto di tutte le case del villaggio. E i suoi rami erano carichi di frutti di diversi colori, grandezza e forma.

Il giorno dopo, quando videro quell’albero enorme davanti a casa, non potevano credere ai loro occhi. La bambina raccontò quello che aveva fatto, ma non le credettero. Colsero uno dei frutti e lo assaggiarono. In vita loro non avevano mai assaggiato niente di simile. Era un cibo degno di un re. Raccolsero rapidamente tutti i frutti perché nessuno li rubasse. Con essi non sarebbero morti di fame durante l’inverno.

Però la bambina ricordò quello che aveva detto il viandante. Dapprima non vi fecero caso, ma poi pensarono che, fosse vero o no quello che aveva detto, non era bello che i vicini morissero di fame mentre loro avevano da mangiare. E senza esitare, condivisero i frutti tra gli abitanti del villaggio. Quando li mangiarono, videro che ogni frutto aveva un seme piccolissimo. Tutti lo piantarono davanti alla propria casa. E il giorno dopo il villaggio era pieno di enormi alberi fruttiferi. Passata la sorpresa, tutti furono molto riconoscenti verso quella famiglia che aveva condiviso con loro quei frutti. Grazie a loro, non morirono di fame quell’inverno, e da allora non cessarono di condividere i frutti che avevano. E proprio come aveva detto il viandante, non soffrirono mai più la fame.

Josè Real Navarro e Maria Carla Mantovani

Ecco, ogni giorno viviamo nel ‘cuore del nostro mondo’ e possiamo sognare qualcosa di più bello per noi e per gli altri, cercando di trasformare i ‘lupi’ presenti in noi e negli altri in ‘agnelli’, cioè in persone capaci di vedere al di là delle fatiche e dei problemi del presente e di intuire il bello e l’opportunità di bene che Dio ha pensato per ognuno di noi. Questo è essere lievito che fa fermentare tutta la pasta… pur essendo molto piccolo e disperso in mezzo alla farina.

Allora, cosa aspettiamo a vivere il sogno di un mondo diverso? È impegnativo, ma con la guida di Maria, nostra Madre e Ausiliatrice, tutto sarà possibile e troveremo la strada che ci porta a casa, nel cuore del nostro mondo e nel cuore di ogni persona.

Buon cammino e buon anno a tutti voi!

Nel cuore del mondo #livethedream

Sr Cristina